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SAN DONATO MILANESE

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Si tratta di un’area già oggetto di interventi da parte del Parco, composta da vari ambienti: prato, bosco igrofilo, alcuni stagni, una testa di fontanile, l’argine del fiume Lambrononché alcune aree di recente ripiantumazione ad essenze arboree autoctone. L’ambito delle azioni che riguardano in particolare l’allagamento ha le caratteristiche morfologiche adatte per essere trasformato in un’area umida. La superficie dei terreni è pianeggiante con zone leggermente depresse, situate comunque a quote superiori rispetto il livello di pelo libero del fiume Lambro.

PASTURAGO (Comune di Vernate)
Il Parco Agricolo Sud Milano ha individuato la zona umida di “Pasturago” come area in cui prevedere la conservazione e la riqualificazionenaturalistica del luogo per una fruizione scientifico-culturale e ricreativa da parte dei cittadini. panoramicaL’intervento qui realizzato si inserisce in un piano di interventi in parte già realizzati, per la valorizzazione di tutta l’area dal punto di vista naturalistico, perseguendo il miglioramento della copertura vegetazionale, a servizio della riproduzione dell’avifauna, della fruizione didattica e scientifica delle aree. La ”Zona Umida” di Pasturago si trova nell’area più a Sud del Parco Agricolo Sud Milano, in un ambito dove la coltura del riso è prevalente e solo marginalmente si trovano prati irrigui e marcite. Scarsi, ma ancora presenti sono le formazioni arboreo arbustive localizzate per lo più lungo i corsi d’acqua. L’area ha una superficie complessiva di circa 5 ha, in cui l’elemento di particolare rilevanza è la presenza di specchi d’acqua in gran parte occupati da vegetazione igrofila. La superficie occupata dalle “vasche” è di circa 4 ha. Si tratta di corpi idrici di ridotta profondità, di origine antropica, formatisi per escavazione e alimentati dall’apporto di acque superficiali (canali di derivazione) oltre che da fenomeni di risorgiva. L’area relativa allo specifico intervento previsto nel presente progetto è occupata da un lago di vaste dimensioni, situato nel lato ovest di aree precedentemente recuperate a scopi fruitivi. Contrariamente alle vasche recuperate, in cui, come detto, l’acqua è poco profonda, il lago è stato originato da un’attività di cava e presenta in alcuni punti profondità di alcune decine di metri.

BOSCHI DI RIAZZOLO (Cascina Forestina)
Esteso su una superficie di 65 ettari compresi nei Comuni di Albairate, Cisliano e Corbetta,il Bosco di Riazzolo è considerato negli studi scientifici preziosa reliquia dell’originaria foresta planiziale lombarda, contraddistinta dal dominante querco-carpineto (quercia farnia e carpino bianco), frammisto di meli, ciliegi, aceri e ontani, adombranti biancospini, noccioli, cornioli e viburni, tutti allignanti nell’umido e fresco humus ricoprente terreni sciolti e sabbiosi, ricchi di ghiaie e sempre ben drenati. Avuto riguardo al suo peculiare valore, il Parco Agricolo Sud Milano ha inteso classificarlo quale pregiata Zona di interesse naturalistico (art. 31 PTC), affratellandolo al vicino Bosco di Cusago appartenente alla medesima tipologia. In queste due ultime superstiti aree silvestri del Basso Milanese, il Parco incoraggia interventi di miglioramento volti al ripristino dell’assetto originario, mediante il contenimento delle specie esotiche introdotte con specifiche finalità economiche tra la fine del Sette e il principio del Novecento (robinia, ailanto e ciliegio tardivo).

OASI DI LACCHIARELLA, SIC IT 2050010
Si tratta di un nucleo di vegetazione naturale inserito in un contesto agricolo sempre più occupato da infrastrutture ed insediamenti antropici. L’area del SIC è occupata da vegetazione arboreo arbustiva di età non elevata, con incolti erbacei ed arbustivi in espansione e con residue unità igrofile (nuclei di salici e fragmiteti) sempre più asciutte. Il sito è attraversato da una serie di piccoli corsi d’acqua artificiali, quali un’asta di fontanile (cavo Belgioioso), dalla roggia Marabbia in parte interrata e da vari di fossi minori di raccordo, in parte anch’essi interrati, che si collegano al resto della rete idrica superficiale secondaria costituita da fossi e colatori con direzione di scorrimento prevalente NW-SE che coprono in maniera uniforme tutto il comprensorio e che vengono alimentati dalla falda superficiale e dall’apporto delle acque dei fiumi Ticino (anche attraverso il sistema dei navigli) e del Lambro meridionale.

RISERVA REGIONALE SORGENTI DELLA MUZZETTA, SIC IT 2050009
Il sito è caratterizzato, dal punto di vista ecosistemico, da un nucleo ed una fascia di vegetazione naturale igrofila e ripariale che si sviluppa attorno alla testa ed all’asta del fontanile e della roggia Muzzetta. Tali residui ambienti naturali sono inseriti in un ampio contesto agricolo, favorito dalla ridotta urbanizzazione dell’area e dalla fitta rete irrigua derivata dai fontanili e dal Naviglio della Martesana. Pertanto la matrice naturale residua è completamente circondata da campi coltivati prevalentemente a seminativi (mais e soia) e a prati. Infatti negli ultimi 30 anni le colture invernali foraggiere fondate attraverso l’irrigazione termica dei suoli attraverso l’acqua dei fontanile (le “marcite”), che pure caratterizzavano fortemente questa zona così come tutta la fascia della media pianura del Milanese, sono state completamente abbandonate a favore di monoculture, per lo più cerealicole, più redditizie.

BOSCO DI CUSAGO, SIC IT 205008
Si tratta di una piccola porzione di territorio poco più ampia di 13ha inserita all’interno di una matrice prettamente agricola, nella parte ovest di Milano.L’ecosistema naturale è molto omogeneo ed è costituito da un bosco di latifoglie miste che nel periodo bellico fu utilizzato per ricavare legna e che ha progressivamente subito una contrazione dovuta all’espansione dei coltivi. Ora si presenta come un bosco ceduo invecchiato e non più sfruttato dall’uomo, con una copertura dello strato arboreo pressoché massima, diversi alberi schiantati e pochissime ridotte radure.

RISERVA NATURALE FONTANILE NUOVO, SIC IT 205007
La Riserva Naturale “Fontanile Nuovo” è stata classificata come Riserva Naturale “parziale biologica”, ai sensi dell’articolo 37 della L.R. 86/83, dalla delibera del Presidente del Consiglio Regionale del 15 novembre 1984 n. III/1799 e la gestione dell’area è stata affidata alla Provincia di Milano. Successivamente, con l’istituzione del Parco Regionale Agricolo Sud Milano (L.R. 24/90), la gestione della Riserva Naturale “Fontanile Nuovo” è stata trasferita al Parco (art. 22). Il sito è caratterizzato dalla presenza di habitat seminaturali inseriti in una matrice di zone coltivate e aree prative. Il Fontanile Nuovo è una risorgiva che sfrutta la superficialità della falda freatica e fa parte della fitta rete di canali artificiali che caratterizzano il Parco Agricolo Sud. Dal punto di vista pedologico e geologico il territorio fa parte del cosiddetto livello fondamentale della Pianura, caratterizzato in prevalenza da ghiaie e sabbie di origine fluvio-glaciale, la cui deposizione è attribuita al periodo wurmiano.

. Contatti: Elena Rossini- tel 0362 528424 - mail elena.rossini@lipu.it 
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